Con “apnea ostruttiva del sonno” (OSA, acronimo dall’inglese Obstructive Sleep Apnea) ci si riferisce a quelle che più comunemente vengono definite apnee notturne, patologie che possono interessare adulti e bambini durante le ore di sonno. Con “apnea” si intende una pausa della respirazione di almeno 10 secondi mentre il termine “ostruzione” indica un blocco del flusso di aria nei polmoni.
Queste pause della respirazione sono intermittenti e causano una cattiva qualità del sonno: se non curate possono causare anche gravi problemi di salute come ipertensione, infarti, ictus e diabete.
Tipi di apnee notturne
Sebbene qui ci occupiamo principalmente dell’OSA, vale la pena ricordare che esistono tre tipi di apnee notturne. Questi sono:
- Apnea ostruttiva del sonno. È il tipo più comune, nel quale i canali respiratori risultano ostruiti, bloccati o molli.
- Apnea centrale del sonno. Non c’è una vera e propria ostruzione delle vie respiratorie, ma il cervello non comunica ai muscoli respiratori che devono fare il loro lavoro.
- Apnea mista. È una combinazione di 1. e 2.
Sintomi
Il sintomo principale è per l’appunto quello di non riuscire a respirare o di respirare male. Fra gli altri, che non è detto debbano presentarsi tutti, citiamo almeno:
- mal di testa difficili da curare;
- irritazione;
- smemoratezza;
- sonnolenza;
- depressione;
- diminuzione della libido;
- nei bambini possono co-occorrere sia episodi di iperattività che di scarsa attenzione a scuola;
- gonfiore alle gambe.
È importante farvi attenzione perché alcuni di questi, come la sonnolenza diurna, potrebbero costituire un pericolo per l’individuo affetto da apnea (e per gli altri) qualora debba guidare o maneggiare macchinari industriali.
Cause delle apnee notturne
Molteplici possono essere le cause. Per quanto riguarda i bambini, maggiore è il numero di fattori di rischio presentati, maggiore sarà la possibilità di soffrire di apnee notturne.
Elenchiamo questi fattori di seguito:
- Tonsille e/o adenoidi: se troppo grandi possono intralciare le vie respiratorie. Si consideri che questa è la patologia più comune in età pediatrica e disturbi quali allergie, reflusso acido o infezioni possono determinarne l’aumento di volume.
- Obesità: i bambini sovrappeso hanno maggiori probabilità di soffrire di apnee.
- Tono muscolare: se i muscoli della gola si rilassano si possono presentare difficoltà respiratorie nel sonno. Può accadere a chiunque, ma soprattutto in condizioni gravi come la distrofia muscolare.
- Genetica: bambini con malattie come la sindrome di Down e quella di Prader-Willi hanno più possibilità di soffrire di apnee.
- Anomalie del viso o della gola: per esempio la presenza di mento piccolo, lingua grande (macroglossia) o palotoschisi (foro nel tetto della bocca).
- Problemi di controllo della respirazione: alcuni disturbi del cervello possono intromettersi nel controllo della respirazione nel sonno.
- Storia familiare: il rischio per un individuo di soffrire di apnee può essere maggiore se un genitore soffre dello stesso problema.
Come individuare l’OSA
Gli indizi da cogliere possono essere molti, fra cui:
- Russamento che può variare di intensità ed essere intermittente durante il sonno: più frequentemente si presenta tutte le notti.
- Respirazione rumorosa o ansimante che può peggiorare dormendo in posizione supina.
- Pause nella respirazione: sembra che il paziente smetta di respirare per più secondi, quindi la respirazione riparte spesso con uno “sbuffo”.
- Maggiori difficoltà nella respirazione nasale che costringe a tenere la bocca aperta.
- Sonno agitato assumendo posizioni insolite.
- Risvegli frequenti.
- Minzione notturna. Per i bambini bisogna prestarvi particolare attenzione soprattutto se il piccolo non era solito fare la pipì a letto.
Le apnee notturne influenzano la qualità della vita e possono causare seri problemi. Negli adulti possono essere causa di pressione alta e accresce il rischio di comparsa di malattie cardiache. Nei bambini possono invece influire in termini di ritardo nella crescita.
In presenza di questi sintomi è importante rivolgersi al proprio medico di famiglia o al pediatra. Se a mostrare i sintomi sono i bambini, un consiglio può essere quello di filmarli durante il sonno e successivamente mostrare il video al medico specialista.
La diagnosi avviene normalmente mediante una polisonnografia: si tratta di un monitoraggio del sonno tramite l’uso di un piccolo apparecchio da tenere applicato per tutta la notte. L’apparecchio registra il livello di ossigeno, frequenza cardiaca e lo stadio del sonno del paziente.
Apnee notturne nei bambini: come trattarle?
Per il controllo dell’OSA nei bimbi bisogna trovare il trattamento più adatto alla specifica situazione. Ne citiamo almeno tre fra i più comuni:
- Perdita di peso. Se il bimbo è sovrappeso bisogna concordare con il medico un piano sicuro ed efficace per il controllo del peso.
- Posizione nel sonno. Fate dormire il bambino su un fianco. Posizionare un cuscino dietro la schiena per evitare il rotolamento e rialzare il cuscino sotto la testa per una posizione più eretta.
- Trattamento delle patologie respiratorie delle vie aeree superiori (riniti, sinusiti, forme allergiche) o problemi legati a tonsille/adenoidi.
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