Oggi parliamo delle Faringiti croniche

Oggi parliamo delle Faringiti croniche

ggi parliamo delle Faringiti Croniche, un disturbo comune. Con il termine di faringiti croniche si designano tutti gli stati infiammatori della mucosa faringea di origine infettiva, chimica o fisica.

Infatti, tali condizioni patologiche sono più frequenti nei Centri Urbani, nei climi freddi e nelle stagioni autunnale e invernale.

Particolarmente colpiti sono il sesso maschile e l’età medio-avanzata. Questo avviene anche in relazione ai fattori responsabili, tra i quali si riconoscono:

  • la respirazione nasale obbligata a causa di deviazioni settali,
  • ipertrofia dei turbinati, polipi, vegetazioni adenoidee,
  • allergie, immunodepressione, malattie autoimmuni, diabete, iperuricemia, sideropenia (carenza di Ferro),
  • il reflusso gastro-esofageo patologico, il tabagismo, l’alcoolismo, l’inalazione di polveri, gas o vapori irritanti,
  • l’assunzione di antiipertensivi, betabloccanti, antidepressivi, antinfiammatori o
  • di farmaci responsabili di secchezza o irritazione delle mucose.

Oggi parliamo delle Faringiti Croniche

Le faringiti possono essere:

• faringite cronica semplice o catarrale, nella quale le mucosa faringea e diffusamente arrossata, tumida, con follicoli linfatici evidenti, ricoperta da essudato catarrale più o meno abbondante e fluido;

• faringite cronica ipertrofica, nella quale la mucosa faringea appare di colore rosso vivo, ispessita e irregolare per la presenza di follicoli linfatici ingrossati, rilevati, rosso-violacei; possono essere presenti tracce di essudato catarrale o muco-purulento;

• faringite cronica atrofica, nella quale la mucosa faringea si presenta secca, liscia, di colorito roseo o rosso, ma senza evidenza dei follicoli linfatici; l’essudato eventualmente presente in tracce risulta rappreso in croste. Finalmente,

• faringite da reflusso gastro-esofageo, nella quale si rileva un caratteristico edema (gonfiore) della mucosa aritenoidea e/o interaritenoidea.

In effetti, per parlare di faringite cronica i sintomi devono avere carattere persistente ovvero protrarsi per oltre 6 ore al giorno, per più di due settimane al mese, per più di tre mesi.

I SINTOMI

I sintomi corrispondono ad una o più delle seguenti sensazioni:

  • di persistente di fastidio, bruciore, irritazione, secchezza alla gola;
  • della presenza di secrezioni che costringono il paziente a schiarire ripetutamente la gola o che vengono percepite come discendenti dalle fosse nasali;
  • di costrizione o corpo estraneo, che si accentua nella deglutizione “a vuoto” di saliva, mentre si attenua al passaggio del cibo e finalmente
  • di disfonia (abbassamento della voce) e tosse;

LA TERAPIA TERMALE NELLE FARINGITI CRONICHE

La scelta del tipo di acqua va effettuata sulla base della fase evolutiva anatomo-patologica e clinica della patologia:

• nelle forme in cui prevalgono gli aspetti ipertrofici- ipersecretivi (gonfiore locale, presenza di secrezioni) sono particolarmente utili leacque solfuree;

• nei soggetti allergico-iperergici sono indicate le acque solfato-calciche o salso-bromo-iodiche; finalmente,

• nella fase atrofica trovano indicazione le acque salso- bromo-iodiche.

La somministrazione della soluzione idrominerale avviene mediante inalazioni a vapore, docce micronizzate, aerosol.

Le applicazioni vengono eseguite una volta al giorno per due settimane, almeno una volta all’anno, preferibilmente all’inizio dell’autunno. In seguito e’ consigliabile ripetere un ulteriore ciclo annuale al termine della stagione invernale per assicurarsi il massimo giovamento prodotto dal microclima termale.

testo tratto da:  

Linee Guida relative alle procedure terapeutiche termali attinenti la specialità di otorinolaringoiatria – Argomenti di ACTA otorhinolaryngologica italica 2007. D. Passali, G.C. Passali, M. Lauriello – S.I.O. – Società Italiana di Otorinolaringoiatria e Chirurgia Cervico-Facciale



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